Economia, Note di D'AntonI, Politica

Ladri di Futuro

In Sicilia da almeno dieci anni ad oggi vi è in corso una strage generazionale, tantissimi ragazzi abbandonano famiglie e affetti per emigrare e trovare migliore fortuna all’estero.
La Sicilia senza futuro. Cosa può essere una regione senza le migliori energie, cioè coloro i quali dovrebbero rappresentare la classe dirigente di una moderna società.

Questo dato emerge nella nota di aggiornamento del DEF (documento di programmazione economica e finanziaria) del governo regionale siciliano. Rappresenta la profonda crisi che vivendo la Sicilia che è ormai da tempo ai primi posti delle peggiori performance europee. Giovani diplomati e laureati, i più bravi ai quali avremmo dovuto affidare il nostro sviluppo, la nostra crescita vanno via senza possibilità quasi sempre di ritorno. Pensiamo ai sacrifici delle famiglie per farli studiare, diplomare e laureare. Nel
2017 la Sicilia ha raggiunto la peggiore performance in Europa per la quota di persone a rischio di povertà o esclusione sociale e ha anche il primato della quota di popolazione dai 15 anni in poi a rischio di povertà (41,3%).

Le politiche nazionali hanno investito sempre meno le proprie risorse al sud, ma anche una cattiva amministrazione che non ha puntato alle future generazioni.
La CGIL in uno studio segnala che è calato il numero degli iscritti alla scuola pubblica di ogni ordine e grado. Le spiegazioni sono due:la flessione della natalità e il fenomeno sempre più in crescita dell’emigrazione interna ed esterna. I siciliani che hanno trasferito la residenza all’estero sono stati quasi 38.mila Sono di 8.000 circa il calo di studenti iscritti nelle università siciliane.

La percezione della decrescita causa una frattura del sistema dei diritti di cittadinanza e l’offerta lavorativa che nonostante un lieve miglioramento del P.I.L. e dell’occupazione resta drammaticamente bassa

L’auspicio è che il governo nazionale ma sopratutto il governo regionale possano attivare in tempi brevissimi politiche attive per il lavoro rivolte ai giovani laureati e diplomati.
Le ingenti risorse europee non ancora spese devono aiutare le imprese ad assumere e i giovani a rimanere la’ dove sono nati e dove sono i loro affetti.
Se non si ricorrono a misure certe e sostanziali sara’una strage
generazionale e un danno enorme per il futuro della Sicilia.

Orazio D’Antoni

Orazio D’Antoni

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