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12 milioni di italiani a rischio di apnee notturne: più in forma e sicuri alla guida grazie al “check-up del sonno”degli esperti FISAR

Portrait of man sleeping and snoring loudly lying in the bed

(ANSA) – ROMA, 29 MAG – Dodici milioni di italiani sono a rischio di apnee notturne ma l’80% di loro non ne è consapevole, nonostante questo disturbo provochi ogni anno almeno 12.300 incidenti stradali e 250 morti. Spesso sottovalutata, questa patologia provoca sonno frammentato e stanchezza nel corso della giornata. Esserne consapevoli può salvare la vita propria e altrui. Nasce con questo obiettivo la campagna “Dormi meglio, guida sveglio” che ha l’obiettivo di sensibilizzare sui rischi per la sicurezza stradale della Sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (OSAS). Promossa dall’Automobile Club d’Italia (ACI) e della Fondazione Italiana Salute Ambiente e Respiro (Fisar), è stata presentata oggi a Roma.
Vero e proprio problema di salute pubblica, le apnee notturne causano brevissime e frequenti interruzioni della respirazione durante mentre si dorme. Sono, evidenzia Claudio Sanguinetti, presidente Fisar, “uno dei maggiori fattori di rischio per malattie cardio e cerebrovascolari, che quadruplica la probabilità di ictus e raddoppia quella di ipertensione, diabete, aritmie”. Molto spesso chi ne soffre non se ne rende conto o sottovaluta il problema. L’iniziativa mira a migliorare la diagnosi e la cura dei moltissimi casi, ancora sommersi.
Obiettivo del progetto è far sì che il rilascio-rinnovo della patente, che riguarda ogni anno 5 milioni di italiani, diventi un’occasione per un “check-up del sonno”, come prevede anche un decreto ministeriale in vigore dal 2016. Il progetto si articolerà su tutto il territorio nazionale tramite le oltre 1.500 delegazioni ACI, dove i cittadini saranno invitati a compilare un questionario per valutare il rischio di OSAS e, in caso positivo, prenotare un esame diagnostico. Ciò consentirà di accelerare i tempi per ottenere la patente, garantendo idoneità alla guida ma anche efficaci terapie.
“Ogni anno muoiono per distrazione più di 500 persone sulle nostre strade: l’uso scorretto dello smartphone è il primo fattore di rischio, ma non vanno sottovalutati i disturbi che compromettono il riposo e pregiudicano l’attenzione alla guida”, dichiara Angelo Sticchi Damiani, presidente ACI. (ANSA).

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Il progetto si articolerà su tutto il territorio nazionale tramite gli Automobile Club provinciali e le oltre 1.500 delegazioni ACI ad essi collegati, dove i cittadini saranno invitati a compilare un breve e semplice questionario per valutare il rischio di OSAS e, in caso positivo, grazie alla convenzione con gli esperti FISAR, prenotare un esame diagnostico preciso. Ciò consentirà di accelerare i tempi per il rilascio o il rinnovo della patente con la consulenza di specialisti esperti in OSAS, garantendo in tempi brevi non solo l’idoneità alla guida ma le più efficaci terapie per ridurre i rischi alla salute e la sicurezza stradale connessi alle apnee notturne.

 

ACI – Automobile Club d’Italia – e FISAR – Fondazione Italiana Salute Ambiente e Respiro – promuovono la Campagna “Dormi meglio, Guida sveglio” sui rischi per la sicurezza stradale della Sindrome delle Apnee Ostruttive nel Sonno (OSAS), Roma, Milano, Chieti, Lecce e Catania le prime tappe del progetto che si articolerà in tutta Italia. L’iniziativa mira a migliorare la conoscenza, la diagnosi e la cura dei moltissimi casi di OSAS ancora sommersi e a garantire una più efficace applicazione del decreto 22/12/2015 – in vigore dal febbraio 2016 e spesso disatteso – che subordina il rilascio o il rinnovo della patente alla valutazione del profilo di rischio da OSAS quando è presente anche eccessiva sonnolenza. Obiettivo del progetto è far sì che il rilascio/rinnovo della patente, che riguarda ogni anno 5 milioni di italiani, diventi un’occasione per un “check-up del sonno” a tutela della salute dei cittadini, oltrechè della loro sicurezza al volante.

Roma, martedì 29 maggio – Smettono di respirare per pochi secondi fino a 90 volte ogni ora di sonno e ogni notte, senza accorgersene quasi mai. E russano, tanto!!! Ma durante il giorno possono sentirsi affaticati e così sonnolenti da addormentarsi molto facilmente nei momenti meno opportuni. Sono le persone che soffrono della Sindrome delle Apnee Ostruttive nel Sonno (OSAS), una malattia, che secondo recenti stime, riguarda oltre 12 milioni di italiani fra i 40 e gli 85 anni, pari a circa il 50% degli uomini e il 23% delle donne, ma solo circa il 20% ne è consapevole.

Non dormire di notte può uccidere di giorno perchè dopo un riposo così  frammentato si è inevitabilmente stanchi, assonnati, incapaci di concentrarsi, con pesanti rischi alla guida: due secondi di “disattenzione” a 50 km/h equivalgono a 28 metri ad occhi chiusi. Un autorevole e recente studio attribuisce ai colpi di sonno per OSAS il 7% dei 175.791 incidenti stradali registrati ogni anno in Italia, pari a 12.305 sinistri che provocano 250 morti e oltre 12.000 feriti all’anno. L’OSAS è inoltre uno dei maggiori fattori di rischio per malattie cardio e cerebrovascolari, che quadruplica la probabilità di ictus e raddoppia quella di ipertensione, diabete, aritmie. I costi dell’OSAS per il Servizio Sanitario Nazionale sono pari a circa 3 miliardi di euro ma diagnosi e cura “pesano” appena per il 6%: il resto è costituito dalle spese dirette e indirette imputabili alla mancata diagnosi, fra cui circa 800 milioni di euro di costi sociali per incidenti stradali altrimenti evitabili.

Per fronteggiare questa emergenza sociale ACI e FISAR promuovono la Campagna di informazione e sensibilizzazione “Dormi meglio, Guida sveglio”, avviando un progetto di prevenzione e screening su tutto il territorio nazionale e proponendo un modello organizzativo per la diagnosi precoce e la cura delle OSAS che offre la soluzione per una guida sicura. L’iniziativa mira anche a garantire una più efficace applicazione del decreto ministeriale – in vigore dal 2016 ma spesso disatteso – che vieta il rilascio e il rinnovo della patente a chi soffre di OSAS moderata o grave associata a eccessiva sonnolenza, se non adeguatamente curato.

E’ quindi fondamentale accrescere la conoscenza e la consapevolezza della malattia: ACI e FISAR sfruttano il passaggio obbligato del rilascio e rinnovo della patente, per 5 milioni di italiani ogni anno, proponendo un “check-up del sonno” a tutela della salute pubblica e della sicurezza stradale. Oltre 1.500 delegazioni ACI proporranno quindi un breve questionario di valutazione del rischio di OSAS, prima di procedere alla visita medica obbligatoria per la patente. Chi risulterà a rischio avrà a disposizione il numero verde 800.715.850 per avviare – in convenzione con FISAR – il successivo accertamento strumentale, il monitoraggio cardiorespiratorio notturno domiciliare, necessario per confermare o meno la diagnosi di OSAS, ricevendo entro pochi giorni il referto degli esperti di FISAR.

Nel caso di diagnosi di OSAS, inoltre, in tempi brevi e con tariffa agevolata, sarà possibile accedere a visite specialistiche per le indicazioni in merito alla cura della malattia, che consentano di ottenere anche la necessaria certificazione di idoneità per il documento di guida.

Il progetto permetterà perciò di arrivare alla visita con il medico ACI per l’idoneità psicofisica alla guida, o già in possesso del “via libera” perché non si è a rischio di OSAS o con la certificazione che si è già in cura, accelerando i tempi per il rilascio o il rinnovo della patente e soprattutto avendo a disposizione la consulenza di specialisti esperti in OSAS. Sarà così garantita in tempi brevi non solo l’idoneità alla guida, ma soprattutto le più efficaci cure per ridurre tutti i numerosi rischi per la salute e la sicurezza stradale connessi alle apnee notturne.

“Ogni anno muoiono per distrazione più di 500 persone sulle nostre strade: l’uso scorretto dello smartphone è il primo fattore di rischio, ma non vanno sottovalutati i disturbi che compromettono il riposo e pregiudicano l’attenzione alla guida. L’OSAS è uno dei più diffusi e troppi italiani non sanno di soffrirne. Ecco perché ACI è in prima linea nella sensibilizzazione, supportato dai più qualificati esperti del settore: insieme possiamo salvare centinaia di vite, incrementando gli standard di benessere degli individui” – dichiara Angelo Sticchi Damiani, Presidente Automobile Club d’Italia (ACI).

“Le tecnologie di guida assistita sono l’evoluzione dei sistemi di sicurezza dell’ automobile. ACI e le sue società operative, come ACI Global, seguono le innovazioni e ne sono propulsori, a vantaggio della sicurezza e della qualità della circolazione. L’automobilista resta però l’attore centrale delle decisioni di guida e va posta specifica attenzione alle patologie che incidono sul comportamento. L’OSAS è una di queste, poco conosciuta ma sempre più causa latente di incidenti, su cui centriamo uno specifico progetto di sensibilizzazione e prevenzione” – sottolinea Aurelio Filippi Filippi, Presidente AIC Global.

“E’ necessario richiamare l’attenzione su questo fenomeno, i cui potenziali rischi anche per la sicurezza stradale non possono e non devono essere sottovalutati. Troppo spesso questi disturbi vengono alla luce quando si è  coinvolti in incidenti stradali, molte volte anche gravi. Allora importante è ogni iniziativa di sensibilizzazione sul tema, affinchè si superi il timore di perdere la patente e si acquisisca la consapevolezza che attraverso percorsi terapeutici adeguati è possibile intervenire, con la sicurezza di non essere esposti a rischi ulteriori quando siamo alla guida di un veicolo” – commenta Roberto Sgalla, Prefetto, Direttore Centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i Reparti Speciali della Polizia di Stato, Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Ministero dell’Interno.

“Lo screening dell’OSAS ha un’importanza fondamentale per la salute e la sicurezza dell’autista e di terzi e se i potenziali pazienti venissero adeguatamente trattati permetterebbero un risparmio annuo enorme. Ma è opportuno evidenziare, che per quanto riguarda il rilascio e il rinnovo della patente, la legge prende in considerazione esclusivamente i casi di OSAS moderata e grave associati a eccessiva sonnolenza, che equivalgono a circa il 50% di tutti i soggetti da OSAS” – rassicura Sergio Garbarino, esperto in sonnolenza e disturbi del sonno del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Genova.

“Il Servizio Sanitario Nazionale sostiene costi per OSAS pari a circa 3 miliardi di euro ma non può far fronte da solo e in tempi ragionevoli all’enorme massa di persone che soffrono di apnee notturne o sono ad alto rischio. Queste persone hanno bisogno dello screening e la campagna costituisce perciò un aiuto considerevole, in particolare per la categoria degli autisti professionisti fra i quali la malattia è molto più frequente e quindi pericolosa, perché può comportare un incremento esponenziale delle probabilità di incidenti stradali” – afferma Stefano Nardini, Presidente della Società Italiana di Pneumologia (SIP) e Direttore Unità Operativa di Pneumotisiologia ULSS 7 Regione Veneto.

“Gli esperti della FISAR avranno l’importante ruolo di “sentinelle del sonno”, contribuendo all’individuazione dei soggetti a rischio e alla eventuale presa in carico terapeutica di chi è vittima di apnee notturne. La partecipazione di FISAR a questo progetto con l’ACI rientra proprio nelle finalità istituzionali della Fondazione volte a promuovere iniziative per la prevenzione, diagnosi e cura delle malattie dell’apparato respiratorio soprattutto di rilevanza sociale” – evidenzia Claudio Sanguinetti, Presidente Fondazione Italiana Salute, Ambiente, Respiro FISAR

“Le apnee notturne sono una patologia sommersa, un immenso iceberg di cui si conosce solo la punta: sono infatti 12 milioni gli italiani adulti a rischio di OSAS ma solo circa il 20% ne è consapevole, nonostante siano 12.300 i sinistri attribuibili a OSAS che causano ogni anno 250 morti e oltre 12.000 feriti. FISAR ha risposto a questa emergenza sociale ideando un progetto concretamente risolutivo del problema dell’OSAS, col quale mette a disposizione il proprio network di esperti e la sua piattaforma informatica” – spiega Fernando De Benedetto, Responsabile del progetto e Direttore Scientifico della Fondazione Italiana Salute, Ambiente, Respiro (FISAR).

“La maggior parte delle persone minimizza i sintomi tipici delle OSas non consultando lo specialista. E’ invece importante che i cittadini pongano maggiore attenzione alle alterazioni di un “cattivo riposo” ma siano altrettanto consapevoli che la persona con OSAS moderata e grave con eccessiva sonnolenza può essere curata e resa sicura alla guida, avvalendosi delle modalità di diagnosi e delle diverse terapie oggi disponibili e realizzabili senza necessità di ricovero” – aggiunge Antonio Sanna, Responsabile Fondazione Italiana Salute, Ambiente, Respiro (FISAR), per diagnosi e cura OSAS.

 

Per informazioni e adesione

ACI – Automobile Club d’Italia 

Ufficio Stampa ?tel. 06.4540.6719 – ufficio.stampa@aci.it

Ufficio Stampa FISAR

Alessandra Di Mare Tel. 339.5372575 – alessandradimare@gmail.com

Luigi Di Mare Tel. 339.8054110 – ginostarservice@gmail.com

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