Economia, Note di D'AntonI, Politica

La triste conferma dell’Istat

Puntuale ogni anno arrivano i dati dell’Istat che danno un quadro desolante delle condizioni di vita degli italiani. Ovviamente il fenomeno riguarda le aree periferiche delle grandi città metropolitane e le regioni del Sud. Secondo le stime dell’Istat, nel 2017 oltre cinque milioni di persone, distribuite in un milione e mezzo di famiglie, si sono trovate in una situazione di povertà assoluta.

L’Istat rivela i dati relativi alla povertà in Italia, mostrando un aumento di due decimi rispetto al 2016, dovuta all’inflazione dello scorso anno. Queste stime riguardano 1 milione e 778mila famiglie, in cui vivono 5 milioni e 58mila individui.

Rimane elevata la povertà nelle famiglie dove è presente almeno un figlio minore, con un’incidenza del 10,5%, mentre sale fino al 20,9% in quelle con tre o più figli minori. I dati rivelano che le Regioni italiane più colpite sono quelle del Mezzogiorno, ma la situazione interessa anche le periferie delle aree metropolitane del Nord.

Lo studio dell’Istat ha dimostrato che l’incidenza della povertà assoluta diminuisce, quando aumenta l’età della persone di riferimento in famiglia: si passa dal 4,6% se il riferimento è un ultra 64enne, al 9,6% se è di età inferiore ai 35 anni. Non solo l’età, ma anche il lavoro ha un ruolo centrale, nel determinare la soglia di povertà, che è maggiore nei disoccupati.

L’incidenza della povertà assoluta viene calcolata, come precisato dall’Istat, sulla base delle spese mensili minime necessarie all’acquisto di beni e servizi considerati essenziali al raggiungimento di uno standard di vita accettabile. Nel 2017, versavano in una situazione di povertà assoluta il 6,9% delle famiglie (contro il 6,3% del 2016) e l’8,4% degli individui (7,9% nel 2016). Entrambi i valori risultano i più alti della serie storica, che prende avvio dal 2005 e non aveva mai avuto dati così negativi.

Sbalordisce nonostante i proclami dei governi degli ultimi anni, l’aumento delle famiglie in assoluta povertà che è legata alla disoccupazione. Non crediamo alla politica degli annunci,

dei PIL che aumentano. La situazione è drammatica. Le mense della Caritas sono affollate da disoccupati e da famiglie,sono numerose quelle che si indebitano e non riescono a pagare i mutui o i debiti con l’Agenzia delle Entrate.

Nessun commento, solo un’attesa che non può essere infinita, il nuovo Governo e l’Europa devono, in sinergia, trovare immediate misure e soluzioni.

 

Orazio D’Antoni

Orazio D’Antoni

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