Sanità

L’augurio al nuovo Governatore: “La Sanità in Sicilia andrà rifondata!”

L’Anaao-Assomed Sicilia invita il nuovo presidente della Regione Siciliana a “riformare” il SSR

L’augurio al nuovo Governatore “La Sanità in Sicilia andrà rifondata!”
L’augurio al nuovo Governatore “La Sanità in Sicilia andrà rifondata!”

Il sindacato dei medici dirigenti estende al neo presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, sinceri auguri di buon lavoro.

Notevoli sono le sfide che dovrà affrontare in campo istituzionale (nuovi contenuti da dare all’Autonomia della Regione) in campo sociale (lavoro, emigrazione dei giovani, sanità) e in campo economico (l’utilizzazione completa e razionale dei Fondi Europei, e non ultimi la riconversione del territorio verso il turismo e la cultura.

Ma è sulla Sanità in Sicilia, che la nostra associazione sindacale esprime l’auspicio che il Governatore declini la sua azione politica in termini innovativi, anche rispetto al recente passato, ed è pertanto che chiediamo maggiore attenzione e una trasparenza degna della professionalità e dell’esperienza maturata finora dall’on.le Musumeci che fino a neanche un paio di mesi fa, nel ruolo di presidente della Commissione regionale antimafia, ha avuto modo di verificare l’“impresentabilità” di alcuni direttori generali tra quelli nominati dalla precedente Giunta di Governo.

Ed è alla nomina dei direttori generali in loco degli attuali commissari straordinari, che chiediamo una valutazione trasparente e guidata dall’effettiva valutazione dei curricula.

CHIEDIAMO inoltre:

Una rielaborazione della rete ospedaliera decretata il 31 marzo scorso, rispettando il crono programma dettato dai piani di consolidamento, ma interpretando il D. M. sugli standard ospedalieri nel senso di una razionalizzazione delle strutture di diagnosi e cura che assicuri il pieno ed efficiente rispetto degli obiettivi sanitari dettati dalle normative sull’emergenza/urgenza, le patologie tempo dipendenti, i punti nascita. Scelte guidate dalle reali necessità epidemiologiche e dalle difficoltà delle reti di comunicazioni e non da spinte campanilistiche e lobbistiche (da qualunque parte provengano).

La revisione completa del sistema d’integrazione Ospedale-Territorio. “Conditio sine qua non” fondamentale per ridurre la pressione sui punti nodali della rete ospedaliera dell’emergenza (Pronto soccorso, Rianimazione, Medicina d’Urgenza): razionalizzazione del Servizio 118, rideterminazione razionale dei PTE tutti passi fondamentali per rasserenare territori e ambiti provinciali obiettivamente carenti.

Una Regione che, secondo i dati Agenas relativi alla Griglia LEA nel 2015 pongono al di sotto dei limiti minimi di punteggio, con forti deficit di erogazione di standard accettabili nella prevenzione oncologica, nell’assistenza psichiatrica, nella cura del fine-vita, nell’assistenza riabilitativa post acuzie, deve ripensare in maniera incisiva e profonda l’organizzazione distrettuale delle aziende sanitarie provinciali!

Da ultime, ma non certo le meno importanti, le condizioni di lavoro dei dirigenti e dell’intero personale sanitario della regione.

La stabilizzazione delle migliaia di precari è stata purtroppo dettata in larga misura dai tempi della campagna elettorale. Dal 2011 l’assenza di un’oculata politica concorsuale, concordata con Roma, ha determinato il precariato selvaggio e dall’altro, l’alto l’impoverimento degli organici con profonde ricadute negative sulla funzionalità delle strutture sanitarie.

Non si può più consentire (e siamo certi che Lei ne convenga appieno) che nuove generazioni di professionisti lascino la Sicilia per fare la fortuna di altri sistemi sanitari e nel contempo, una popolazione di dirigenti e personale sanitario fiaccata da lunghe carriere e da vuoti di organico, resti a lottare in modo impari nella trincea difficile della battaglia per assicurare ai cittadini siciliani una sanità pubblica efficiente ed efficace.

Buon lavoro davvero sig. Presidente! E se ne avesse bisogno, l’ANAAO-ASSOMED sindacato dei dirigenti del S.S.N. ma che anche lotta per una migliore sanità pubblica, risponderà presente! (Comunicato stampa dell’8 novembre 2017).

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