Note di D'AntonI, Politica

I perché di una scelta

La Regione Siciliana viveda anni una crisipolitica non indifferente. Non è solo una crisidivalori, madi inefficienze legislative,di interessi che prevaricano il bene comune.

Basta pensare alle leggi che votate dall’assemblea vengono sistematicamente impugnate dal Consiglio dei Ministri per vizi di incostituzionalità o incontrasto con le leggi nazionali.

I deputati regionali sono ormai demotivati, interessati ad altro, svogliati, lontani dai reali problemi della gente e ormai votati a dare peso agli interessi clientelari.

 

La Sicilia ha perso un ruolo importante che gli veniva dalla prerogativa diunsuo Statuto.

Lo Statuto è stato svuotato dal Governo Centrale.

Nessuno si è opposto, nessunolo tiene in considerazione. Lo Stato ha difatto commissariato la Sicilia.

Vi era una pari dignità, il Commissario dello stato garantiva il rapporto tra la Regione e la Corte Costituzionale.

Molte competenze sono passateallo Stato lasciando alla Sicilia solo gli oneri finanziari.

 

Le elezioni del 5 novembre dovrebbero far riflettere i Siciliani e spronarli ad un cambiamento vero: non sicuramente la coalizione che sino a ieri ci ha governato provocando disamministrazione ed incertezze sul futuro sopratutto dei giovani, ma non possiamo neanche prendere in considerazione i populisti grillini.

 

 

Parafrasando qualcuno che dice che sivince con la saggezza dei ”padri democristiani”

voto UDC che faparte della mie radici e della mia storia politica di cattolico impegnato per il bene comune.

 

Orazio D’Antoni

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