Politica

La distrazione di Almirante: Quanto conta la distrazione nella nostra vita politica?

Quanto conta la distrazione nella nostra vita politica?
Moltissimo.
In un piccolo comune della provincia si decide storicamente di chiedere di intitolare a Giorgio Almirante ex fascista e repubblichino di Salò, una piazza. Istantaneamente si lancia un passaparola di opposizione. I proponenti fanno una manifestazione, invitando calibri grossi della politica della seconda repubblica e che in gioventù, a Catania, non è che abbiano sofferto troppe limitazioni per la loro militanza.
Ad opporsi un’agguerrita ma sparuta pattuglia di sinistra che non tollera onori per uomini che comunque hanno parteggiato per un regime criminale e che è stato stigmatizzato anche nella costituzione italiana e dal nostro codice penale. La discussione si annuncia infuocata, ma distratta allo stesso tempo.
L’ennesima discussione dove si inscena un gioco delle parti insieme appassionato e inconcludente.
Nulla a che vedere, comunque, con il silenzio che accompagna la decisione di fare una fontana monumentale al posto del Ponte Gioeni abbattuto a Catania, con una spesa complessiva che i meglio informati indicano in quattro milioni di Euro.

 

 

 

O il silenzio, ancora più grave, del mancato avvio dei lavori per le fognature catanesi, proprio mentre la Ue avvia le procedure per comminare le multe per il mancato rispetto delle norme comunitarie sulle acque reflue.

 

 

 

 

O l’ignoranza pressoché totale della stragrande maggioranza dei cittadini su cosa ci sia scritto sui bilanci del nostri enti locali. O infine la distrazione con la quale non si guarda alle statistiche sulla raccolta differenziata dei rifiuti, sulla quale siamo in ritardo di un quarto di secolo.

 

 

Ecco, quando con sorpresa qualcuno commenta infastidito o arrabbiato perché il voto di molti si incolonna verso il movimento cinque stelle, formazione della quale non si conoscono davvero i programmi e tanto meno i candidati, possiamo rispondere con semplicità: è la distrazione.
Siamo distratti e infastiditi da qualsiasi cosa ci distragga dal problema principale della nostra vita: come pagherò bollette, spesa, scuola, oggi e domani?

Su questa distrazione si basa un futuro disgraziato per tutti.
Quello della scelta del cosa fare della cosa pubblica e con chi.
Che potrebbe anche essere una brava persona, se fossimo meno distratti.

Claudio Melchiorre

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