Economia, Note di D'AntonI, Politica

Quale futuro economico per le famiglie siciliane?

E’ migliorata l’economia siciliana negli ultimi anni ? Ci sono ricadute positive sulle famiglie ?

Da un indagine elaborata dall’Istat sembrerebbe che soltanto 96 mila famiglie su un totale di 2 mi- lioni e 48 mila ha avuto benefici. Se consideriamo ancora più nel dettaglio queste famiglie ”beneficiate” sono famiglie composte da single o da coppie senza figli. Il resto delle famiglie ? In grande difficoltà. Non riesce o arriva a stento alla fine del mese. Per il 40,3% dei nuclei familiari, circa 825 mila, le risorse finanziarie sono scarse e insufficienti per 189 mila nuclei. Non è una situazione positiva, tutt’altro!

Possiamo sfatare il mito dell’economia sommerso e in nero almeno per numerosissimi nuclei familiari. Gli indicatori sono le code alle mense delle varie organizzazioni di carità con in fila persone che non avremmo mai trovato qualche anno fa.

E’ singolare vedere da chi viene frequentato i discount low cost. Vero è che molte famiglie parsimoniose frequentano questi supermar- ket, ma è anche vero che molti sino all’80%sono i possessori di social card, o della carta elettronica del reddito di inclusione. Non parliamo delle file negli empori solidali dove gli assistiti sono 5000 famiglie nella sola Catania. Le difficoltà economiche sono sopratutto nelle periferie della città, e dai dati della Caritas diocesana di Catania si evince che la povertà e’ triplicata rispetto a dieci anni fa.

Ne sanno qualcosa i banchi alimentari delle parrocchie di periferia. Sono moltissime le famiglie che sopravvivano con le pensioni dei genitori o d’invalidità come se fossero degli ammortizzatori sociali.

La sperimentazione del reddito di cittadinanza da parte dell’attuale governo, in teoria dovrebbe risolvere il gap lavorativo di molte famiglie con il reddito Isee e dare sollievo dopo lunghi periodi di privazioni e difficoltà economiche.

Vedremo i decreti attuativi, il ruolo dei navigator o tutor nell’incrocio offerta lavoro, ma sopratutto la serietà di una classe imprenditoriale che dovrebbe aiutare queste famiglie ma che ad oggi poco o quasi nulla ha fatto per chi ha voglia di lavorare.

Orazio D’Antoni

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